Il Paü è un Parco naturalistico d’interesse archeologico “torbiera” protetto dalla Legge cantonale sulla protezione dei beni culturali del 13.05.1997, inserito nel contesto urbano del Comune di Coldrerio ed inaugurato da quest’ultimo nella primavera del 2010 in memoria proprio dell’ex torbiera e della palude che caratterizzavano questa specifica zona del paese.
Il Parco del Paü, dopo l’importante riqualifica ambientale alla quale è stato sottoposto, è divenuto uno spazio fruibile alla popolazione, che presenta vaste aree adibite allo svago ed alle attività ludiche, come pure importanti elementi naturalistici con finalità didattiche.
Lo stesso è stato infatti progettato come piazza di ritrovo ed area di svago per la popolazione di Coldrerio e costituito in modo tale da rievocare la sua storia e precedente conformazione. Infatti, all’interno di quest’area di notevole pregio sono presenti, a testimonianza del suo passato, delle scarpate a verde ed un anfiteatro a gradoni che ricordano quella che, un tempo, era la fossa dell’ex torbiera, ovvero una zona umida caratterizzata dalla presenza di torba nel suolo, la cui formazione è riconducibile alla fine dell’ultima glaciazione.
Lo stagno biotopo seminaturale, fulcro dell’intero Parco, che vuol richiamare, col suo corredo di piante acquatiche, quella che, un tempo, era l’acqua della palude, un luogo raro e di singolare bellezza che, grazie al canneto ed al tifeto, costituisce tutt’oggi un’area protetta per specie rare e minacciate, siano esse animali o vegetali, rendendo così possibile sia la nidificazione e lo svernamento di alcune specie di uccelli acquatici, sia la proliferazione di un determinato tipo di vegetazione palustre, fattori che permettono così a più ecosistemi di coesistere.
La passerella vuol simboleggiare quelle che erano le palafitte sulle quali venivano prevalentemente costruite le capanne che costituivano gli insediamenti siti in loco.
Da ultimo, ma non certo per importanza, la rana di bronzo situata all’interno dello stagno, simbolo indiscusso di Coldrerio e padrona, ancora oggi, di quest’area un tempo paludosa.
All’interno del Parco sono altresì presenti elementi naturali di particolare importanza paesaggistica, naturalistica e didattica quali una vasta area a prato intensivo dal manto erboso compatto e dalla copertura densa adibita allo svago ed alle attività ricreative ed un’area a prato estensivo, la cui miscela utilizzata per la semina, associata alle pratiche agricole tradizionali con le quali questo settore viene gestito, ha quale scopo principale quello di arricchire l’area in questione e renderla particolarmente interessante anche dal punto di vista scientifico. Inoltre, sono stati allestiti un vigneto a gestione tradizionale composto da pali in legno di castagno, due frutteti distinti ed un orto, installazioni che hanno lo scopo di rendere il Parco del Paü un luogo formativo e di particolare spicco paesistico.
Il Paü è altresì caratterizzato da siepi, arbusti ed alberi ad alto fusto che lo adornano e contornano, anch’essi di importante valenza naturalistica. Infatti, le siepi impiantante all’interno del Parco realizzate, dal profilo floristico, con essenze pregiate rappresentano, insieme alla tipologia di vegetazione precedentemente menzionata presente all’interno dello stagno e lungo le sue sponde, un ambiente sicuro per determinate specie di volatili, che consente loro la caccia e la nidificazione.
Le piante più “anziane”, quali salici e pioppi, presenti al suo interno, testimoniano il passato di una zona umida e costituiscono un elemento naturalistico di notevole pregio, come pure le coppie di gelsi nero e bianco piantate in prossimità delle panchine che hanno, oltre allo scopo di creare ombra, anche una forte valenza storica e didattica.
La cura ed il mantenimento di questo pregevole scorcio verde del quale abbiamo la fortuna di disporre e godere, sottostanno ad un piano gestionale ben preciso di concimazione, sfalcio ed irrigazione che, a dipendenza della stagione, permette di mantenere la funzionalità di tutte le aree menzionate del Parco sia dal profilo naturalistico che della fruizione e garantire conseguentemente una vegetazione, sia essa palustre o meno, florida e costante durante tutto l’arco dell’anno.