Una targa metallica posta sulla facciata indica la data 1801, corrispondente all’anno della costruzione del mulino. Il nome “Daniello” è da attribuire probabilmente al primo mugnaio, Daniele Galli, che vi operò in qualità di fittavolo. Daniele Galli, nato a Drezzo nel 1769, nella Valle dei Mulini, solcata dal torrente Faloppia in Pieve di Uggiate, ha fornito al Mendrisiotto tutta una serie di mugnai, inclusi i Pozzi, che rilevarono l’attività molinara all’inizio del Novecento. Pure i proprietari iniziali del Mulino del Daniello erano dei Pozzi, autoctoni però del Comune di Coldrerio. In un documento del 18.07.1829, firmato da Angiolina Pozzi, si fa riferimento ad un contratto d’affitto del mulino in favore di Daniele Galli, risalente al 1802.

 

In passato il mulino era denominato del “Bolacca” o del “Roncaccio”. Solo verso il 1870 figura denominato anche come “Mulino del Daniello”.

 

Il mulino come lo vediamo ora è dotato di due ruote, tre macine e un frantoio (una macina e il frantoio funzionanti).

 

Inizialmente era dotato di due macine e un frantoio, chiamato pesta, come si rileva in un istromento del 1807 firmato da Daniele Galli. La terza ruota e terza macina fu aggiunta dopo il 1868.

 

L’attività molinara fu sospesa poco dopo la seconda guerra mondiale. L’ultimo mugnaio fu Giuseppe Pozzi originario di Drezzo, detto Pin Murnée.