La chiesa, ora dedicata a Sant’Apollonia, è situata su un piccolo poggio all’estremità nord-occidentale dell’abitato e attigua al cimitero. 

Sorge sul luogo di una chiesa medioevale già documentata nel 1275 e dedicata a San Giorgio, dove ogni domenica si celebrava la Santa Messa. 

 

Nel 1578 il Visitatore mandato a Coldrerio dal Vescovo di Como Mons. Bonomi, constatando che l’edificio sacro minacciava rovina, invitò la popolazione a proseguire con solerzia i lavori di costruzione della nuova parrocchiale e di portarli a termine il più presto possibile. 

 

Fu l’architetto Gio Giacomo Beccaria di Villa a occuparsi della ricostruzione della vecchia chiesa fatiscente tra il 1667 e il 1669, anno in cui fu consacrata e dedicata per volontà del costruttore a San Gregorio Magno, protettore degli architetti, in quanto la dedicazione di San Giorgio era passata alla nuova chiesa parrocchiale. 

 

È un edificio con navata e coro rettangolari, con aggiunta del campanile a nord (in fase di realizzazione nel 1678, mentre risultava terminato nel 1703) e, a sinistra, di una costruzione più bassa con la sagrestia (non ancora esistente nel 1703), preceduta dall’antico ossario (citato nel 1671 “con molte ossa dei defunti”) e da un portico con i monumenti funerari dell'ingegner Pietro Paolo Livio e del colonnello avv. Pietro Mola. 

 

La facciata presenta un portale fiancheggiato da due finestre basse e sormontato da una finestra centrale. 

Internamente, ai lati della porta stanno due belle acquasantiere con piedestallo di stucco addossate alla parete, ornate con testa e ali d’angelo, e con tazza di marmo nero. 

Sulle pareti della navata, stanno quattro affreschi di autore ignoto, uno con la Madonna del Carmelo che salva le anime del purgatorio e gli altri tre con figure di Sante. 

Nel presbiterio, separato dalla navata da una balaustra di marmo di Arzo, c’è un grande altare di stucco. 

Al centro di questo si trova un affresco che raffigura la Madonna col Bambino e ai suoi piedi San Gregorio Magno, Sant’Abbondio, San Vincenzo Ferreri e San Giacomo. Nella parte alta dell’altare, all’interno di un ovale, sta un Crocifisso affrescato. 

 

Lateralmente vi sono due affreschi con il Beato Tesauro Beccaria e San Carlo Borromeo. 

Nella parete nord del presbiterio c’è una nicchia con la statua lignea di Sant’Apollonia, acquistata a Como nel 1855. 

A Coldrerio il culto a questa Santa risale alla prima metà del Settecento: la reliquia, che ogni anno viene esposta alla venerazione dei fedeli il 9 febbraio e la seconda domenica del suddetto mese, è stata autenticata nel 1742. 

Nell’Ossario si possono vedere i resti di un altare di stucco senza mensa, con affresco dell’Addolorata, e inoltre dipinti sui temi della morte e della risurrezione. 

 

Il sagrato un tempo era chiuso da un cancello, di cui sono rimasti i pilastri all’inizio della breve rampa che porta alla chiesa, con ai lati le Cappelle della Via Crucis. 

Alcune di queste sono state restaurate nel 1837 dal pittore Alfonso Mola di Coldrerio; nel 1859 sono state rifatte da Antonio Rinaldi di Tremona e nel 1962 sono state affrescate dal pittore Florindo Soldini di Coldrerio. 

Nell’estate 2008 i pannelli con gli affreschi sono stati sostituiti da bassorilievi di bronzo dello scultore Ercole Durini (1905-1994) di Tremona.